arrivata a Napoli “per caso” e ha portato con s molti fiori e un punto interrogativo: è Paola Volpato, artista veneziana in attivit dal 1985 e approdata adesso nella nostra citt , con la personale “FLOWERS? La persistenza del fiore”, fino al 26 settembre (orario: tutti i giorni 9/18 , domenica 9/12), al Castel dell’Ovo (Terrazze, via Eldorado n. 3 – presso via Partenope – Borgo Marinari).
Il percorso che conduce alla mostra non fa che “iniziare” lo spettatore a ciò che trover negli ambienti superiori del Castello, sulle Terrazze, dove Paola ha allestito le sue opere: si attraversano rampe che sprofondano nel mare, si respira l’odore della pietra, si ammira la sconfinatezza del Golfo partenopeo e la sua incredibile bellezza. difficile credere che quei fiori, protagonisti assoluti della mostra della Volpato e simboli eterni della bellezza assoluta, non siano nati proprio lassù, accanto ai cannoni, di fronte al mare.
Raggiunte le terrazze compaiono le fotografie, i quadri, che l’artista ha elaborato negli ultimi anni e che raccolgono moltissimi fiori: sono fiori tutti particolari, eleganti, composti da innumerevoli colori e stratificazioni. L’artista veneziana colloca, infatti, sullo stesso piano oggetti solenni del passato e tracce della quotidianit , ritagli di giornali e polveri d’oro e d’argento, immagini di dame aggraziate e disgraziate scene di guerra, con incredibili cornici in legno. una tecnica molto particolare, in parte accostabile alle moderne installazioni, ma con una differenza, sottolineata dall’artista stessa : “il mio obiettivo è ritornare alla bellezza intesa in senso classico, all’arte pura, al concetto; compiere un giro che, partendo dal passato, giunga al presente ed inglobi il futuro, per rendersi eterno”.
Ma il punto interrogativo che “accompagna i fiori” supera questo primo senso, ponendosi un altro obiettivo: sottolinea la ricerca intensa che l’artista ha compiuto e sta compiendo e che non poteva che approdare ai fiori, i fiori che si fanno dunque simbolo della fugacit della vita, del cammino dell’uomo sulla terra, non archetipo di bellezza conquistata, ma prototipo della ricerca che conduce a quella stessa bellezza.
Nella foto, uno scatto di Paola Volpato