Elio Waschimps “approda” a Giugliano con una mostra personale che ripercorre un periodo specifico della sua carriera artistica. la galleria A/R Project a ospitare nei suoi spazi le 20 opere che rappresentano l’evoluzione stilistica ed estetica di un ventennio nel quale protagonista indiscusso delle tele di Waschimps sono i giochi dei bambini.
Dalla campana (o settimana), alla mosca cieca, dalla corda al cerchio, questi giochi di altri tempi simboleggiano i temi veri della vita e della morte ” il gioco del bambino- afferma l’autore- è portatore di mistero; inconsciamente il bambino nell’atto di scrivere i numeri della campana definisce le scadenze della propria vita”.
I 20 dipinti esposti in galleria hanno una costante numerica, le scritte sui muri che definiscono lo sfondo entro il quale i bimbi giocano, la visione scorciata diagonalmente e solitamente dall’alto, l’uso dei bruni e dei beige talvolta improvvisamente alternati a dei rossi infuocati o gialli fluorescenti. Le figure rappresentano tipologie di bambini i cui volti ritornano nelle differenti rappresentazioni pittoriche. Un senso di angosciante solitudine pervade tutti i lavori del periodo e in generale nelle opere del maestro. La materia pittorica è talvolta scabra, talvolta cos densa che la stessa si rivolta rispetto al supporto distaccandosi da esso.
Elio Waschimps nasce a Napoli nel 1932 dove vive e lavora. Dimostra sin dagli albori della sua carriera una notevole capacit pittorica a cui si aggiunge una vasta conoscenza dell’arte antica che gli permise di ammorbidire quell’asciuttezza tipica delle tendenze neo-realiste per cui simpatizzava. Questa disposizione altamente feconda e versatile nei confronti dell’impasto pittorico unitamente ad uno stile tendente all’evocativo, gli ha consentito di pervenire in tempi più recenti, alla luce di nuove esperienze, alla costruzione di un mondo carico, talvolta visionario.
Lui stesso si definisce un espressionista ma a partire dal ’63 la sua arte attraversa un periodo di crisi profonda in cui l’immagine tende a scomparire rifugiandosi nell’astrazione dell’informale. La figura ritorna successivamente con il corpo di Cristo, impenetrabile nella sua immensa solitudine. Negli anni ’80 è la volta dei giochi di bambini come simbologia di vita. Lo studio del gioco lo porter allo sviluppo di un nuovo segno che ricorda quello primitivo dell’infanzia.
Il dato più rilevante che Waschimps propone ed esprime con la sua arte è la visione del quotidiano, trasposto in una dimensione alterata. Le sue figure rappresentano una umanit smascherata, messa a nudo di fronte ai propri limiti, primo fra tutti l’incapacit di operare una vera e profonda comunicazione tra gli individui, proprio in una societ , quella odierna, che si proclama
globale e massificata.
Galleria AR Project
Piazza Gramsci, 18 Giuliano 80014 (NA)
Orari luned venerd, ore 11.00/13.30; 15.00/20.00
Info e contatti +39 3496137937
infoarproject@gmail.com
www.arproject-arte.it
In foto, un dipinto di Waschimps